Recensione di “Ameni inganni” (Mondadori, 2011) di Giuseppe Culicchia e riflessioni “cannibali”.
“Horses in fire”, poesia inedita di Jim Krusoe. Traduzione di Alessandra Bava.
Recensione di “Diario d’inverno” di Paul Auster.
Nicolò Sorriga chiede al tramonto la “ragione della fine” e nella sua risposta è in grado di udire “la voce dell’alba”.
Terza e ultima parte di questo lavoro sulla letteratura migrante.
Recensione di “Nell’anno della sindrome di Rhee” (Ensemble, 2012) di Massimo Pallottino.
Seconda parte di questo lavoro sulla letteratura migrante.
Recensione di “Nell’aria inquieta del Kalahari” (LietoColle) di Barolong Seboni (traduzione di Marisa Cecchetti).
La bufera e altro è il terzo libro del poeta Eugenio Montale e raccoglie una serie di poesie che vanno dal 1940 al 1956, anno di pubblicazione della raccolta.
Nella letteratura migrante, una prima fase, che la poesia ha in comune con la narrativa, seppure con tutte le necessarie specificità dettate dalla diversità del genere, è quella che si potrebbe definire come più latamente ‘testimoniale’.
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