
In questa data da anni mi sforzo di condividere il ricordo di Elio Fiore, poeta e uomo meraviglioso passato con la discrezione fugace di un’ombra oltre la forma sensibile del Mondo dopo essere scampato ai rastrellamenti nazisti del ’43.

Mio nonno era barbiere e di guerra ne capiva poco e niente. S’intendeva di barbe e capelli, cappelli alla moda, scarpe lucide, fiori all’occhiello e serenate.

Cos’è il Giorno della Memoria oggi? Come lo vivono i giovani ebrei, come lo pensano gli arabi, come ne è coinvolta la comunità occidentale, e infine come lo narra la letteratura, il cinema.

Perché scrivere ancora sul Giorno della memoria? E in quale modo riuscire a centrare un argomento centrale alla ricorrenza?

Recensione di “Una giornata con Tabucchi” (Cavallo di Ferro, 2012) di Paolo Di Paolo, Dacia Maraini, Romana Petri e Ugo Riccarelli.

“Let there be no more” poesia inedita di Gémino H. Abad, vincitore del premio Feronia 2009. La traduzione è del maestro Gëzim Hajdari.
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