“The Stuff of Legend, Book 1: The Dark” # Scritto da Mike Raicht e Brian Smith / Illustrazioni di Charles Paul Wilson III

“The Stuff of Legend, Book 1: The Dark” # Scritto da Mike Raicht e Brian Smith / Illustrazioni di Charles Paul Wilson III

Recensione di “The Stuff of Legend, Book 1: The Dark” (Villard Books). Scritto da Mike Raicht e Brian Smith e illustrazioni di Charles Paul Wilson III.

Un fumetto si sceglie inizialmente per il disegno, o almeno io mi muovo sempre verso quelli che graficamente mi attirano di più. Le illustrazioni di Charles Paul Wilson III da questo punto di vista sono un’arma vincente: i disegni sono delicati, fanciulleschi e affilati allo stesso tempo – come del resto l’intero fumetto – ; il tratto fiabesco e un po’ antico.

Il secondo fattore che determina la scelta è, inevitabilmente, la storia.

Io amo le storie per bambini e ragazzi, e The Stuff of Legend si apre proprio come se fosse una di quelle storie:

È notte, un bambino dorme nella sua camera insieme al suo cagnolino. Un rumore sveglia il cane che inizia subito ad abbaiare, la porta si apre. Improvvisamente dal buio che trapela dal corridoio sbucano dei tentacoli neri che afferrano il ragazzo e lo trascinano via.

Cos’è successo? Il Baubau – o Uomo Nero che dir si voglia – ha rapito il bambino.

Così il cane e alcuni dei giocattoli decidono di intraprendere un viaggio verso l’oscurità, pronti a tutto pur di riportare il loro amico a casa.

Fin qui il fumetto di Raicht e Smith sembrerebbe una sorta di Toy Story – non a caso gira voce che la Disney voglia farne un lungometraggio – dove, proprio come Woody e Buzz, i giocattoli prendono vita e fanno il possibile per tenere insieme la loro famiglia.

Ma The Stuff of Legend non è una storia per bambini a tutto tondo: l’oscurità rende i giocattoli reali, li trasforma in esseri con sentimenti e paure, mossi da istinti e pieni di limiti. Il loro animo è fragile e fallace come quello degli uomini: durante il tragitto tentennano, si corrompono, si redimono, imparano a conoscere i loro punti deboli – nervi scoperti che il Baubau è molto bravo a individuare e colpire – .  E il disegno cambia insieme ai personaggi: il tratto si fa più sottile e appuntito, sempre magico – proprio come ci aspetteremmo quello di Le avventure di Alice nel Paese delle Meraviglie – ma più teso.

Questo primo volume racconta l’inizio di un viaggio che si snoda tra battaglie, giochi da tavolo al limite del sadico, appostamenti, strategie di vincita, fughe.

The Stuff of Legend è un fumetto dalla doppia natura: ricco di tenerezza ma con un taglio noir, puro e torbido allo stesso tempo.  Una storia incantata e disincantata in cui l’equilibrio tra bene e male si manifesta sotto un’infinita gamma di sfumature, quelle tipiche della natura umana.