Tre poesie inedite di Kelli Russell Agodon tradotte da Alessandra Bava

Tre poesie inedite di Kelli Russell Agodon tradotte da Alessandra Bava

Su Patria Letteratura tre poesie inedite di Kelli Russell Agodon, con testo a fronte, tradotte da Alessandra Bava.

Frida Kahlo tatoo di Kelli Russell Agodon

I wear a temporary tattoo
of Frida Kahlo believing
I can change the world

and if not the world,
then a lightbulb, the channel,
change the binoculars from blurry
to focused gaze.

I’m walking through a museum
wishing I were someone
else, trying to determine

if inspiration is taught
or a god-given gift.
Either way, I’m tired.

Frida and a stranger take notes
on my insecurities,
Frida and the museum guard,
Frida and the exit sign.

I don’t believe we should carry backup
plans in life’s suitcase—

they’re too easy to unpack
like living a life in yoga pants,
so comfortable our hips spread
into new timezones,
apathy becomes less rare.

Frida is tired of my mindtalk,
my head-in-the-oven, finger-on-bake
attitude. How many hours have I lost
because I wasn’t paying attention?

She tells me to quiet, as if she won’t
rub off soon, as if I can survive
without having her near my skin.

Il tatuaggio di Frida Kahlo di Kelli Russell Agodon

Indosso un tatuaggio temporaneo
di Frida Kahlo pensando
di poter cambiare il mondo

e se non il mondo,
allora la lampadina, il canale,
il binocolo portandolo da uno
sguardo sfocato a uno a fuoco.

Percorro il museo
desiderando di essere
altrove, cercando di determinare

se l’ispirazione è innata
o un dono divino.
Comunque sia, sono stanca.

Frida e un estraneo prendono appunti
sulle mie incertezze,
Frida e i guardiani del museo,
Frida e il cartello uscita.

Non credo che dovremmo avere
piani di scorta nella valigia della vita—
sarebbe troppo semplice disfarli,
come vivere una vita con i pantaloni da yoga,
così comoda che i nostri fianchi si allargano
in nuovi fusi orari,
l’apatia si fa meno rara.

Frida è stanca delle mie elucubrazioni
del mio atteggiamento testa-nel-forno,

del dito-pronto-a-cucinare. Quante ore ho perso
poiché non stavo prestando attenzione?

Mi dice di fare silenzio, come se non
svanirà rapidamente, come de potessi sopravvivere
senza averla vicino alla pelle.

Letting Gatsby out at 11 P.M.  di Kelli Russell Agodon

Only sleep could help me
sort out the glitter on the staircase,
or what it really is—shredded
cabbage on the steps from the kitchen.

There’s an old dog limping in the yard
and it’s my old dog. Bless the sweet
fog he roams through and call that that sweet
fog: God, or grass, or indeterminate years.

In the physical world, we are just bodies
losing our structure, my composition
from breadstick to cinnamon loaf,
honeycomb to just the drip of honey.

Gatsby has changed from dog-
in-the-waves, dog-running-through-
the-field to dog needing help when his back
legs don’t hold. We’re all trying, my dog

slowly returning to the bluesmoke
he came from, while I chop
cabbage and watch the moon
begin its slow circle into another

time zone. In my head, I am Zelda
and this is my party, but the truth
it’s almost midnight, truth is
I’m the worker bee and not the queen.

Facendo uscire Gatsby alle 23 di Kelli Russell Agodon

Solo il sonno potrebbe aiutarmi
a far chiarezza sul luccichio sulle scale,
o ciò di cui si tratta davvero—cavolo
affettato sui gradini dalla cucina.

C’è un cane anziano che zoppica nel giardino
è il mio vecchio cane. Benedetta la nebbia
gentile che attraversa, e chiamala quella gentile
nebbia: Dio, o erba, o anni imprecisati.

Siamo solo corpi, nel mondo fisico,
perdiamo la nostra struttura, la mia composizione
da grissino a pagnotta alla cannella,
da favo a semplice goccia di miele.

Gatsby si è trasformato da cane-tra-le-onde,
cane-che-corre-attraverso- il-campo in cane
che necessita aiuto quando le zampe posteriori
cedono. Ci stiamo provando tutti, il mio cane

che ritorna lentamente nel fumoazzurro
da dove proviene, mentre affetto
il cavolo e osservo la luna
che inizia lenta a circolare verso un altro

fuso orario. Nella mia mente, sono Zelda
e questa è la mia festa, ma la verità
è che è quasi mezzanotte, la verità è
che sono l’ape bottinatrice e non quella regina.

Slow swirl at the edge of the sea di Kelli Russell Agodon

Listen, love—the cliffs are tired
of restraining us, tired of the questions
we ask each other about time.  But
we’ve forgotten our schedules tonight
we find the luxury in the silk pillow-
case, camisole, the petal wings of moths
fluttering at the window. We lie
together in a bed of beach music
above a small village of fishermen,
of ferries and pathways.
When they lower the boats, the sea
swallows hard and we slip beneath a blue
brushstroke not knowing who will stay under
and who will make it back to shore

Lento vortice sull’orlo del mare di Kelli Russell Agodon

Ascolta, amore—le scogliere sono stanche
di frenarci, stanche delle domande
che ci poniamo sul tempo. Ma
abbiamo dimenticato i nostri piani stanotte
ricerchiamo il lusso nel cuscino di seta-
nella cassa, nella canottiera di seta, nelle ali petalo delle falene
che battono alla finestra. Siamo
stesi vicini su un letto di musica da spiaggia
sopra un piccolo villaggio di pescatori,
di traghetti e sentieri.
Quando calano le barche, il mare
inghiotte rapido e scivoliamo sotto una
pennellata blu senza sapere chi rimarrà sommerso
e chi ce la farà a ritornare a riva

“Frida Kahlo Tattoo” e “Slow Swirl at the Edge of the Sea” sono state pubblicate nella raccolta Hourglass Museum (White Pine Press, 2014). “Letting Gatsby Out at 11 PM” è stata pubblicata nella rivista Body Lit.

Kelli Russell Agodon è una poetessa vincitrice di diversi premi, scrittrice ed editrice che vive nel nord ovest del Pacifico. I suoi lavori più recenti includono la raccolta poetica Hourglass Museum (White Pine Press, 2014) e The Daily Poet: Day-By-Day Prompts for Your Writing Practice, scritto insieme a Martha Silano. La sua seconda raccolta, Letters from the Emily Dickinson Room, ha vinto i premi White Pine Press Book Prize e ForeWord Magazine’s Book of the Year in Poetry ed è stato tra i finalisti del Washington State Book Prize. Ha inoltre pubblicato Small Knots, Geography Fire On Her Tongue: An Anthology of Contemporary Women’s Poetry. Kelli è cofondatrice della casa editrice Two Sylvias Press  ed è codirettrice di Poets on the Coast: A Retreat for Women Poets. Vive in un piccolo paese sulla costa ed è appassionata di sci su tavola, mountain bike ed escursioni. Ama scrivere lettere, i dessert e i cappelli di feltro.

www.agodon.com

Kelli Russell Agodon #1