"Estro vagabondo": una poesia inedita di Patrizia Pallotta

“Estro vagabondo”: una poesia inedita di Patrizia Pallotta

“Estro vagabondo” è una poesia inedita di Patrizia Pallotta.

Estro vagabondo di Patrizia Pallotta

Apro la finestra
e tu appari
sconosciuto signore
a rassicurare foglie e fiori
ancorati al tuo balcone.
Fra i vasi egizi
uno soffre di profonda crepa:
una ferita mai rimarginata.
Neppure tu sei stato
abile a sanarla,
così lo sguardo vagabonda
verso deserti gremiti
di voci assenti o verso
il mare assorto e piatto.
Prosegue il tuo peregrinare
scivolando fra chiostri
purificando l’anima,
confessando nascoste verità.
Hai bisogno di espiare
e quella fessura nella tua arteria
viaggia nell’inconscio
legando testa e batticuore,
saziandosi di quel nulla
che a volte appanna
i sensi e li conduce altrove.
Ancora viaggi silenti per te
navigando onde di umbratili parole.
La mia finestra è sempre aperta,
mio sconosciuto amato signore
e attende un tuo ritorno.