Epigrammi funerari greci // 3 # Traduzione e curatela di Mario Massimo

Epigrammi funerari greci // 3 # Traduzione e curatela di Mario Massimo

Traduzione a cura di Mario Massimo di alcuni epigrammi funerari greci che appaiono oggi in tutta la meraviglia dei loro versi.

Epigrammi 

1

La terra tiene qui Dosione, il figlio di Teodoto,
che morì con ancora, nelle mani,
il fiore del suo giovane tempo.

2

Sono la tomba di Teognide di Sinope: mi dedicò a lui
Glauco, per lunghi anni d’amicizia.

3

Un pietra alla riva del mare mi tocca, a favore di vento,
e vedo, qui stesa, il continuo passare di navi,
Isia la laboriosa: due figli  ho lasciato,
infanti, e un compagno di letto. Grandissima fama fra i vivi
ho dato, con i miei lavori, alla casa.
Addio a voi, e possa la Mente divina lasciare tranquilla
la casa mia sempre, per la mia pietà.

4

Qui, nel mio seno, ricopro io, terra, Dionisio
che ebbe limpido il canto, dolcissima l’indole
fra le creature. Piangi, viandante,
la sua giovinezza e la bella sua voce,
rimprovera l’ingiusta spartizione delle Moire.

5

Menelao è il mio nome, viandante, Doro quello del padre;
marinaio fui, e ben vecchio mi avviai verso l’Ade.
Le care mani dei figli mi dedero funebri onori,
e ad Elios rendo grazie, del dolce tributo.
Ma se tu, o straniero, dirai anche a me la parola di tutti,
“Pace a te, sotto terra!”, possa tu riceverne il doppio.

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