Due scrittori a confronto: Nathaniel Hawthorne e Alessandro Manzoni

Due scrittori a confronto: Nathaniel Hawthorne e Alessandro Manzoni

Può sembrare inusuale mettere a confronto due scrittori, Nathaniel Hawthorne e Alessandro Manzoni, vissuti nello stesso secolo, (il diciannovesimo), insieme ai loro capolavori.

Americano il primo, raggiunse il maggior successo con il romanzo “La lettera Scarlatta”, italiano il secondo la raggiunse con l’opera “I promessi sposi”.

“La lettera scarlatta” fu scritta da Hawthorne, esaminando due dei suoi temi favoriti: il significato dei simboli e la relazione dell’individuo con la società di quel tempo.

Il romanzo ebbe un successo immediato, e consacrò Hawthorne come uno fra i più importanti scrittori americani.

La storia mette in evidenza il comportamento di un gruppo di gente di fronte alle leggi: Hawthorne vuole rappresentare il vissuto nelle colonie americane sotto la dittatura puritana, mentre il Manzoni, sottolinea nel suo testo la realtà dei processi contro gli untori, quelli che portavano al sacrificio innocenti, accusati di scatenare la peste, e a mostrare, inoltre, quali fossero le condizioni dell’Italia sotto la dominazione spagnola.

Entrambi i romanzi sono ambientati nel seicento e entrambi  sono di genere storico.

Nel romanzo di Hawthorne, il processso per adulterio è contro una donna, una certa Hester Prynne.

I leader della città, i magistrati,, gli anziani della Chiesa e i membri più ricchi del paese, particolarmente infuriati contro Hester che si rifiutava di rivelare il nome del bambino nato dall’adulterio, la costrinsero a portare, come punizione una lettera di colore scarlatto, appunto una A come “adultery”e la trasportarono  su un carro insieme alla figlia Pearl per rendere pubblico il suo reato.

Fra i personaggi, sia del romanzo di Hawthorne, sia in quello del Manzoni, parallelo è l’intento di rappresentare  la parte di un popolo che subiva solo violenze da parte dei potenti.

Hawthorne identifica il suo personaggio principale in Hester Prynne, donna coraggiosa, la sua dignità è tale che  pur non rassegnandosi alla propria condanna, si ricama la “A “da sola, prima di essere esposta al ludibrio della gente, mostrando dignità e coraggio.

Il Manzoni, mostra la sua parte migliore attraverso i personaggi di Renzo e Lucia, Fra Cristoforo e nell’Innominato.

I due romanzi, secondo studi fatti si riferiscono a fatti realmente accaduti, anche documentati da raccolte storiche verosimili.

L’America protestante è alla base della fede nel romanzo di Hawthorne, mentre in Manzoni prevale la  realtà cattolica.

Nel romanzo “La lettera scarlatta”, la protagonista Hester e sua figlia Pearl,vengono emarginate dalla società e costrette a vivere in un piccolo cottage vicino al mare, dove Hester deve espiare la sua colpa.

Il senso di redenzione è evidente anche nel romanzo del Manzoni nelle figure di Fra Cristoforo e dell’Innominato, ma molti critici hanno espresso il loro parere per ciò che concerne  l’espiazione, paragonandola alla crisi di redenzione  dello stesso Manzoni e della sua conseguente conversione alla religione cattolica.

È comunque evidente come le due opere si differenzino per contenutistica,il romanzo di Hawthorne, scritto con spazi  semplici e più diretti ad una lettura leggera, mentre il romanzo del Manzoni vive decisamente di sfondi che vanno dal saggio al romanzo.

Il personaggio femminile che nell’opera “La lettera scarlatta” rimane in ombra, ma fa sentire comunque la sua discreta presenza è Pearl, la figlia del peccato , dell’adultera Hester, spirito libero che non vive il peccato  e non conosce la paura. Anch’ella diventa un simbolo del romanzo. Il suo nome Perla, nella lingua italiana, testimonia la purezza che sconfina nel contrasto con il colore rosso della vergogna e con il nero della colpa.

Questa figura può essere accostata alla dolcissima Lucia manzoniana per il sentimento della purezza e per il candore attraverso il quale Lucia opera e fa del suo comportamento

un esempio di lealtà e onestà innegabile che la tiene legata al suo amore e ai suoi principi con dignitosa tempra , anche nei momenti più disperati.

Tale è Pearl nell’accompagnare la madre Hester sul carro, con lei si espone alla vergogna, ai commenti della popolazione, ammirando la “A”, splendidamente ricamata da Hester, e appuntata sul suo petto, da cui Pearl è affascinata.

Entrambi i romanzi hanno messo in evidenza la posizione del paese di origine dei due autori, il primo Hawthorne rileva l’identità americana, tutt’altro che di larga apertura mentale,mentre quello del Manzoni  è stato considerato un testo di ripresa della letteratura italiana avvilita dalla decadenza del seicento e settecento.

Come ultimo punto metterei in evidenza gli scopi diversi, sebbene ugualmente importanti, dei due autori: Hawthorne mirava a una grande diffusione del libro, affinché il popolo americano prendesse possesso del peso “ problema puritanesimo,”mentre nel Manzoni era profonda la voglia di mettere in evidenza in modo metaforico, il peso della dominazione austriaca che affliggeva l’Italia.

Dalla “Lettera Scarlatta “di Nathaniel Hawthorne:

Quel dono,quella dote, se non proprio scomparsa, erano in sospeso, immobili dentro di me.

“L’esattezza è sorella gemella dell’onestà , l’inesattezza della disonestà”

(aforisma di N. Hawthorne)

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Dai “Promessi Sposi” di Alessandro Manzoni:

Ora sapete come è l’aspettativa:immaginosa,credula,sicura, alla prova poi, difficile, schizzinosa: non trova mai tanto che le basti, perché in sostanza,non sapeva quello che si volesse.

Alessandro_Manzoni