"Final Cut. L'amore non resiste" di Vins Gallico

“Final Cut. L’amore non resiste” di Vins Gallico

Recensione di “Final Cut. L’amore non resiste” (Fandango, 2015) di Vins Gallico.

Restituire gli effetti personali alle coppie appena scoppiate. È questo lo scopo della Final Cut, la ditta di trasporti fondata dal protagonista del nuovo romanzo di Vins Gallico “Final Cut. L’amore non resiste”, edito da Fandango Libri.

Mettere il punto finale ad una relazione non è per nulla semplice. Richiede coraggio e determinazione. E comporta molto dolore.
C’è poi il duro passaggio dello scambio degli oggetti. Libri, profumi, vestiti che rievocano scene di un passato ormai troppo diverso. Troppo lontano. E averli sempre davanti di certo non agevola il processo di distacco. Non permette di voltare pagina e ricominciare.
E allora, perché aggiungere altro dolore ed imbarazzo quando può pensarci qualcun altro al tuo posto?

La Final Cut nasce con questo spirito. Aiutare le coppie ad attuare il taglio finale. Quello definitivo, quello più complicato.

“La gente è disposta a pagare per l’assenza di coraggio, è disposta a pagare se può evitare il dolore, è disposta a pagare pur di non guardare in faccia il fallimento.”

Diversi i prezzi, in base alle richieste del cliente. Si parte da una tariffa base, che consiste nel semplice recupero del materiale, a quella completa, che prevede anche una spiegazione dei motivi che hanno portato alla conclusione della storia.
Unica regola deontologica: assenza di partecipazione, distacco, sospensione del giudizio ed imparzialità. Principi che il protagonista si sforzerà di applicare in maniera ferrea, perché, soprattutto in questi casi, il passo tra comprensione e commiserazione è davvero molto breve.

Final Cut mostra una carrellata di coppie in crisi, fallimenti sentimentali nelle sue mille sfaccettature. C’è la furia di chi ha scoperto un tradimento. La vergogna di avere un marito che, di notte, ama travestirsi da donna. E l’immancabile routine che logora i rapporti.

E se è vero che l’amore è un aspetto importante della vita, è altrettanto vero che non è detto che sia destinato a durare in eterno. Può d’un tratto svanire con la stessa facilità con cui, silenziosamente, era arrivato. Ma avere il coraggio di accettarne la fine, per quanto difficile, è il primo passo verso la riconquista della propria vita. E della propria serenità.

Un libro attuale, ironico, brillante. E, soprattutto, mai banale.

Leave a Reply