«Antologia privata» di Giorgio Manganelli (Quodlibet, 2015)

«Antologia privata» di Giorgio Manganelli (Quodlibet, 2015)

Recensione di «Antologia privata» (Quodlibet, 2015).

Nella sua privatissima antologia, in cui il personaggio Letteratura deve fare i conti con l’universo Letteratura, Manganelli si diverte a giocare con le tessere dell’incomunicabile mosaico Verità; e l’immagine risulta incompleta, straordinariamente irriferibile. Le menzogne sono sempre dietro l’angolo, Manganelli avverte; il terreno è instabile, lo scrittore dimentica di essere già morto e di rimirare sé stesso da un oltre senza narrazione; perché quando si parla di materia letteraria si ha a che fare con vera e propria materia oscura.

Acerrima nemica di sé stessa, la Letteratura ama e odia tutto, sa intrecciarsi con il mondo come riesce a slegarsi da esso costantemente; e non guarda in faccia nessuno, nemmeno i bambini che muoiono di fame (“finché al mondo c’è un bimbo che muore di fame, fare letteratura è immorale”) – lei è sempre esistita, del resto; e forse non ha un’origine precisa, non avrà una fine. E anche quando qualcuno urlerà che scrivere libri non serve più, lei farà ritorno con altre idee e continuerà ad esistere.


“L’opera letteraria è un artificio, un artefatto di incerta e ironicamente fatale destinazione. L’artificio racchiude, ad infinitum, altri artifici; una proposizione metallicamentre ingegnata nasconde una ronzante metafora; dissecandola, metteremo in libertà dure parole esatte, incastri di lucidi fonemi”.


Giorgio Manganelli raccoglie nell’opera Antologia privata, edita da Quodlibet, alcuni dei suoi testi più particolari, nell’esperimento di mettere insieme qualcosa che riesca a creare dell’esplosivo. La chimica della verità con la falsità, dei titoli di testa con i titoli di coda, dell’inizio con la fine, della luce con il buio. Già pubblicato nel 1989, il volume percorre scritti sia di narrativa sia di critica, articoli di giornale e risvolti di copertina.

Dove la contraddizione è l’unica ad avere grande importanza, la verità menzognera ci insegnerà qualcosa?