"Per le mani ti prenderò" di Giovanna Dodi & Alessandra Boccaletti

“Per le mani ti prenderò” di Giovanna Dodi & Alessandra Boccaletti

Recensione di “Per le mani ti prenderò” di Giovanna Dodi & Alessandra Boccaletti (Edizioni Ensemble, 2013), volume che sarà presentato domani a Piacenza.Questo libro parla d’amore, dell’amore profondo di una famiglia il cui motto potrebbe essere proprio Per le mani ti prenderò, vista la profonda unione che regna all’interno di essa. Il percorso quotidiano di Alessandra – affetta da sindrome di Down – viene rielaborato per iscritto da sua madre che mette in evidenza, con uno stile per nulla retorico ed enfatico (la scrittura è delicata, semplice e “leggera”), non solo le difficoltà di sua figlia, ma soprattutto le sue conquiste, le sue scoperte e il cammino fatto costantemente insieme ai genitori e alle due sorelle.

“Nella nostra famiglia c’è un grande amore e qualche litigio, non siamo perfetti però ci vogliamo bene. […]” 

“[…]Noi siamo una squadra che ci aiutiamo a vicenda, stanno vicino al mio cuore e mano nella mano andiamo verso la vita […]”

“[…] Cresco un po’ con i miei compagni e anche con i professori; cresco un po’ con i miei genitori; cresco un po’ con il coro e anche con i componenti del coro; cresco un po’ con gli Scout perché devo imparare a diventare capo scout; cresco un po’ con la scherma, un po’ con tutti; cresco un po’ con il volontariato; cresco un po’ con le mie sorelle.

Queste affermazioni sono vere e vivo con serenità la vita di tutti i giorni, questo è importante […]”

Dalle parole sopra riportate, tratte dal diario di Alessandra comprendiamo la sua filosofia di vita, derivante da un carattere solare, sensibile e aperto verso il mondo, ma anche dall’ambiente in cui è cresciuta nonché dal clima respirato in casa.

Da ogni riga di Per le mani ti prenderò traspaiono positività, forza, coraggio, caparbietà nell’affrontare le avversità e qualsiasi circostanza dell’esistenza: si fronteggia meglio ogni situazione se ci sono comprensione, ascolto, disponibilità e collaborazione.

Leggere il testo qui presentato può essere utile a chi ha un familiare con la sindrome di Down – la condivisione di una comune esperienza è davvero fondamentale per sentire che non si è soli – ma può essere interessante e istruttivo per chiunque.