“Ti racconto di lei” di Alessio Follieri

Recensione del romanzo di Alessio Follieri “Ti racconto di lei. Storia di una donna straordinaria” 

Vite che si incrociano, si fondono, sconfinano le une nelle altre. Questa è la storia di un uomo, di due fratelli, di una donna, del bisogno di raccontare qualcosa. È la storia di un rancore fraterno, quello di Fabio, finito in galera per avere protetto suo fratello Paolo dall’accusa di spaccio: un avvenimento che cambia profondamente la sua esistenza, creando una spaccatura destinata a durare anni. È una storia di riscatto, di ripresa della propria vita, dell’inizio di una nuova esistenza, di una nuova carriera.

Una telefonata rompe lo scorrere del tempo, improvvisa, dolorosa. Paolo è in fin di vita. Fabio deve raggiungerlo e durante il lungo viaggio in treno da Roma a Milano ha tutto il tempo per fare i conti con se stesso, con il suo dolore, con il suo rancore. Ed è il momento più adatto per parlare di nuovo al proprio fratello, seppur mentalmente. Raccontargli la storia dell’unica donna che potrebbe salvargli la vita: Stella.

La storia di Stella inizia negli anni Sessanta a Ceri Marittima. È un paesino di pescatori e giovani braccianti, che, sotto il sole cocente, raccolgono pomodori. Nonostante la ripresa economica di quegli anni si è trasportati nella realtà di un piccolo paesino, popolato da una costellazione di personaggi che fanno da sfondo alla vicenda della protagonista: Luisa e Renzo, i genitori di Stella, Marisa, la nonna, Maria, la pettegola.

Stella è una donna straordinaria perché sa guarire gli altri, sotto ogni punto di vista. Ha il potere di sondare l’animo umano, di capire, di guarire la mente e il corpo. Il suo è un potere che ha del religioso, ma di religione non si parla. È il lettore che deve interpretare questo potere, a seconda di quali corde del suo cuore vengono toccate, a seconda della sua personale sensibilità e della sua esperienza. Una cosa è certa: Stella è quella mano che ti tirerà su nel momento in cui stai per affogare. Stella è concepita come la possibilità di un mondo diverso, più umano, in cui ciascuno di noi può tendere la mano a chi soffre.

L’idea di fondo che resta dentro una volta terminate le pagine di questo strano libro è che è proprio nei momenti di solitudine, di difficoltà, di buio che si trova la forza di cercare la luce, il raggio che illumina la nostra esistenza.

Strano, molto strano: Ti racconto di lei è uno di quei romanzi che ami o che odi.

 

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