Il “Manifesto transculturale” di Armando Gnisci – La Transculturazione deve sperimentare e promuovere pratiche critiche di azione transculturale tra i saperi contemporanei allo scopo di produrre una nuova cosmovisione comunitaria attraverso forme di azione creativa e di salute generale.
Quest’estate Andrea Cortellessa, sul Corriere della Sera, ha proposto un dibattito sul mondo in versi tra mito e mercato parlando della poesia come forma espressiva emarginata da media e potere.
Io l’ho scoperto tanti anni fa, che siamo tutti uguali. Ma non a scuola o al catechismo. Un momento: lì si diceva, certo, che non ci sono differenze, che tutte le culture sono uguali.
C’era una Roma che era quella dei soprannomi, delle grattachecche, delle borgate intorno alle torri fuori le mura.
Mi resta difficile parlare di un libro come Ocean Terminal (Castelvecchi, 2010), concepito da Piergiorgio Welby in una sala di rianimazione a partire dal 1997 e curato da Francesco Lioce, nipote dell’ex militante radicale e mio vecchio collega universitario.
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