Arruolatosi volontario nella Prima Guerra Mondiale, in quella che si pensava essere una guerra lampo, Ungaretti sperimentò subito sulla propria pelle l’amarezza, il senso della precarietà umana e un vero e proprio spossamento materiale e spirituale.
Il “Manifesto transculturale” di Armando Gnisci – La Transculturazione deve sperimentare e promuovere pratiche critiche di azione transculturale tra i saperi contemporanei allo scopo di produrre una nuova cosmovisione comunitaria attraverso forme di azione creativa e di salute generale.
Quest’estate Andrea Cortellessa, sul Corriere della Sera, ha proposto un dibattito sul mondo in versi tra mito e mercato parlando della poesia come forma espressiva emarginata da media e potere.
Io l’ho scoperto tanti anni fa, che siamo tutti uguali. Ma non a scuola o al catechismo. Un momento: lì si diceva, certo, che non ci sono differenze, che tutte le culture sono uguali.
C’era una Roma che era quella dei soprannomi, delle grattachecche, delle borgate intorno alle torri fuori le mura.
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